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RIPOSATI E DIVERTITI! – 21 luglio 2024
16a domenica del Tempo Ordinario B
VANGELO
Dal Vangelo secondo Marco – In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
RIFLESSIONE
Un tale un po’ brillo arriva a casa e non trova più le chiavi, va sotto un lampione e comincia a cercarle disperato. Passa un amico e gli domanda: “Cosa fai?”. “Cerco le chiavi”.
“Le hai perse in questa zona?”. “No! Però qui c’è luce!”.
Anche noi ci troviamo sfasati e sfalsati, non abbiamo tempo, andiamo e veniamo di corsa, ci manca sempre qualcosa, tanto da essere ubriachi e finire per cercare illusori lampioni come alibi o compensazioni o appagamenti o giustificazioni, senza chiederci davvero cosa ci siamo persi e soprattutto dove.
Chi non è capace di guidare la propria vita sarà sempre condannato a rincorrerla.
Sei capace di guidare la vita solo se sei in grado di fermarla.
È facile mettere in moto una macchina e accelerare, ma solo se sai guidare, sai frenare senza schiantarti.
Gesù ci consegna il comandamento dell’estate: “riposati!”.
Ri-posati, ri-mettiti a posto, ri-posizionati, ri-metti ordine, ri-posa le cose al loro posto nella giusta priorità.
Noi, come i discepoli, ci troviamo ingolfati di impegni, di storie, di attese, di sforzi, di amarezze.
Ma è anche ri-posa (ri-metti dentro) cura, attenzione, premura.
Noi, come la folla, ci troviamo appesantiti dal fardello di cianfrusaglie di pezzi di storie, zavorrati dalle ingarbugliate questioni che complicano la vita, con una fatica esistenziale di fondo che logora sogni e desideri.
Riposare è un tempo sacro, è il tempo che Dio sceglie per sé nel settimo giorno di Genesi: al termine della creazione, considera ciò che ha fatto: “e vide che era cosa molto buona”.
Quand’è l’ultima volta che abbiamo considerato noi stessi?
Come fare? “Divertiti!” è il secondo invito per l’estate.
“Divertirsi” deriva dal latino “de-vertere”, cambiare direzione, cambiare prospettiva, cambiare angolo di visuale sulla realtà.
Gesù per farci riposare e divertire ci invita sulla sua barca.
È la barca dell’interiorità dove stare tranquilli “in disparte”,
per guardarsi dentro e intorno, orgogliosi e pacifici,
per farsi cullare dalle onde del mare profondo di sentimenti,
per ammirare le stelle dei pensieri, dei ricordi, dei progetti,
per oltrepassare gli scogli delle paure e delle preoccupazioni,
per attraversare i temporali minacciosi che ci sballottano.
Non è solo vacanza o tempo libero, ma è “ricrearsi”.
A scuola dopo la concentrazione, l’impegno, la fatica ricreazione significava socializzazione, gioco, spensieratezza, ma soprattutto era un momento importante di auto-ricarica.
Ri-creazione è letteralmente una “creazione rinnovata”, è darsi nuovi inizi, nuova linfa, nuove possibilità,
preferendo pace nella sintonia invece che risultati conquistati,
preferendo verbi al futuro invece che sempre al condizionale,
preferendo ascoltare musica invece che brontolii,
preferendo progetti invece che urgenze,
preferendo passioni invece che ansie da prestazione,
preferendo dialoghi invece che solitari like,
preferendo la propria anima alle cose da fare.
Vieni in disparte: ri-posati! di-vertiti! ri-creati! Ci dice Gesù.
Smaltiamo lo stress che ubriaca, aiutati da chi ci ama, per ritrovare le chiavi e i pezzi di vita che abbiamo perso.
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* Domenica alle ore 18 celebra un altro sacerdote